Il cimitero è sempre un punto di riferimento per il ciclista.
Se state pedalando in montagna o in collina, sapete benissimo dove troverete il cimitero.
E' posizionato sempre ad un chilometro dal paese, al termine della salita, una sorta di porta dell'Ade.
E come ogni sigillo metafisico, segna il passaggio da un mondo all'altro, pone termine all'estrema sofferenza della fatica, donando la quiete, l'esaltazione e nuove energie per la successiva discesa.
Ma le sensazioni possono essere contrastanti.
Quando sbuffando fuorisella si arriva ai cancelli del cimitero allora, quale sono le sensazioni che si provano?
Fine o nuovo inizio?
(P.S. il concetto naturalmente non si realizza per chi va in bici solo in pianura, ma andare in bici solo in pianura non è ciclismo)
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