Ho fatto le prime due edizioni dell'IronMan Emilia Romagna ma questa ho deciso di saltarla.
Fisicamente, perché in realtà ero presente con tutti i ragazzi del Team Panda che alleno.
Erano tantissimi, ognuno con la sua storia, ognuno con i proprio obiettivi.
Avrei valuto davvero essere sulla strada ad incitarli, ma non sono riuscito a staccarmi da Roma e quindi...
...sabato e domenica attaccato morbosamente a computer e telefono per controllare ogni singolo intertempo dei ragazzi.
Naturalmente trasmettendo in tempo reale i consigli ad amici e parente che stavano sul bordo strada da riferire a chi gareggiava.
Anche a centinaia di chilometri di distanza, l'emozione è stata grandissima.
Quando alleni delle persone per parecchi mesi, conosci i loro punti deboli, i loro punti di forza e sai, ad ogni intertempo, se stanno soffrendo, se si stanno esaltando e sì, anche quello che pensano.
Sarebbe bello parlare di tutti, chi ha esordito su una distanza o chi ha sfiorato il podio di categoria, ma vorrei sintetizzare con l'essenza dello sport amatoriale.
Thomas e Walter quest'anno, preparando il loro primo IronMan, hanno legato tantissimo.
Un legame forte, di quelli veri.
Vengono da un passato sportivo completamente diverso e diverse erano le loro caratteristiche.
Ma a 2km dalla fine, per una serie di casualità, si sono ritrovati insieme, fino a tagliare insieme il traguardo.
E' la cosa più bella che possa capitare nel nostro ambiente.
E chi mi conosce sa che quell'arrivo non può non avermi riportato alla mente il mio arrivo, sempre all'esordio in un IronMan, insieme a Master e Pietro.
Roba di brividi...
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