Ho scritto più e più volte sul mia riluttanza all'utilizzio di sessioni in palestra nella programmazione di una stagione agonistica di triathlon per gli atleti amatori.
Tale disapprovazione, tuttavia, non è ineluttabile e assoluta ma contestualizzata, sebbene al 95% degli atleti che alleno.
In questo caso, però, parliamo del 5% restante, visto che non lo faccio mai.
Chi rientra dunque in quel 5% con il quale inseriamo la forza aspecifica?
Troppo scontato dire chi è infortunato e non può fare un determinato sport deve integrare con un'altra attività, qui la palestra è una naturale conseguenza e non una scelta.
Una programmazione del genere la inserisco nel programma di un atleta:
- evoluto o comunque esperto che sa riconoscere la percezione della suo stato generale
- che non possa risentire a livello familiare o professioane di un ulteriore aumento di ore a disposizione per gli allenamenti
- in grado di INTEGRARE gli allenamenti con una sessione extra in palestra e dunque NON sostituirne una sessione di nuoto, ciclismo o corsa
Tutto ciò significa che stiamo parlando di atleti che, se vogliono allenarsi al massimo, possono e devono allenarsi sostanzialmente due (o più) volte al giorno tutta la settimana.
Per questo stiamo parlando di atleti amatori che hanno una predisposizione fisica, mentale e organizzativa SIMILE a quella di atleti professionisti.
Per questo stiamo parlando di un 5%.
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