mercoledì 29 gennaio 2025

Le tre frasi per l'approccio a un nuovo atleta da allenare

Quando si approccia un nuovo atleta da allenare ci sono tre fasi ben definite (almeno per me) che devono necessariamente essere trattate con attenzione.

Nell'ordine:
1) Capire chi avete di fronte
2) Capire l'atleta che avete di fronte
3) Far capire all'atleta che tipo di allenatore ha di fronte

L'ordine con il quale li analizzerò però non sarà lineare, ma solo perchè mi serve per una scrittura stilistica più efficace quindi beccatevelo così come viene.

Quando parlo del saper leggere oltre i dati significa che i dati si possono, appunto, leggere, misurare analizzare e dunque definire chiaramente: per questo il secondo punto è quello più semplice, quello al quale molti allenatori, anche estremamente competenti, si limitano.

Il terzo punto invece è basato prevalentemente sulla comunicazione: comunicazione del saper trasmettere e del saper ricevere.
E' un fattore fortemente e necessariamente legato anche all'empatia che si crea nel binomio coach-atleta.
Non è mai scontato e spesso è anche più improtante del secondo, o comunque ne è strettamente connesso.
Ho più volte detto che un coach può avere tutte le qualità possibili ma se non è  in grado di comunicare le sue idee, il suo metodo, le sue finalità e i suoi obiettivi, rimarrà incompleto.
Non è una caratteristica insita in ogni coach, ma ci si può lavorare.

Il primo punto invece, è quello fondamentale per costruire qualsiasi rapporto a lungo termine, ma troppo spesso non identificato o peggio neanche preso in considerazione.
Parte tutto da qui, ma sapete una cosa... non è nè semplice nè immediato, ci possono volere mesi o anni per definirlo perfettamente.

Oppure, come me, siete sensitivi e sapete percepire fenomeni di natura prevalentemente spirituale che gli altri non possono percepire, sbrigando la faccenda con mezzo minuto.

Ma questo è un dono, e non si compra in alcun negozio, e non si legge in alcun libro.

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