Il ruolo di un allenatore di triathlon assume importanza e rielivo sempre nell'ambito del tipo di servizio che gli si richiede, a prescidenre se siano obiettivi di prestazione o di benessere in generale.
Quello che però bisogna sempre considerare, è che quasi sempre si parla di atleti amatori, per quanto determinati all'obiettivo stagionale più o meno ambizioso, con una vita dove oltre lo sport (importantissimo per carità), ci sono anche e soprattutto famiglia, lavoro e svago.
Perchè no, lo sport non è sbago, ma questo ormai dovreste averlo intuito...
Se da una parte è vero che come allenatori dovrete rendere conto di quell'obiettivo che avete concordato con il vostro atleta, è altrettanto vero che la parte più bella dello sport amatoriale deve restare il piacere.
Quindi, se sto allenando un atleta di 50 anni, con alle spalle una vita piena di impegni, e questo atleta che è una totale pippa nel nuoto mi chiede se può sostituire l'allenamento di nuoto con una uscita in bicicletta con gli amici, che cosa dovrei rispondergli?
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