Sapete bene quanto io sia un fervido sostenitore di un approccio divulgativo verso il triathlon aperto a tutti.
Non solo, mi piace anche rendere chiaro che, nonostante il triathlon sia uno sport costoso (fatevene una ragione prima di cominciare), si possa affrontare in maniera oculata, soprattutto nelle fasi inziali.
Nonostante io sia un allenatore, ho sempre messo in chiaro che tra le spese che un atleta potrebbe tagliare più o meno tranquillamente (specialmente se non è alla ricerca da subito di risultati eccezionali)c'è quella di un coach.
Chiaramente, questo presuppone una piccolo sforzo da parte del neofita di acquisire quegli elementi basilari e fondamentali che possano assicurargli un esordio ben preparato.
Attenzione!
Quando dico "ben preparato" non mi riferisco assolutamente alla prestazione sportiva, ma a due fattori assolutamente fondamentali e imprescindibili:
- la sicurezza (gestione delle acque aperte e saper pedalare in gruppo in particolare)
- conoscenza dei regolamenti
Noto che proprio quest'ultimo aspetto è spesso tralasciato dai, perchè si ritiene che il triathlon sia solo nuotare, pedalare, correre e, tutt'al più, quelle cose che si fanno in mezzo per passare da una frazione all'altra.
Così come se uno decide di andare a giocare a calcio dovrebbe sapere che la palla non si prende con le mani e che c'è la regola del fuorigioco, allo stesso modo ci si aspetta che sulla linea di partenza di una gara di triathlon si sappia almeno quello che si può o non può fare.
Solitamente, un buon allenatore serve ANCHE a questo, ma se decidete di fare da soli, ANCHE a questo dovreste pensarci bene...
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