Nello sport amatoriale si sente spesso di che si fa "per se stessi".
Non lo faccio per il risultato, non lo faccio per un obiettivo, ma "lo faccio per me, perchè mi fa stare bene".
Adesso, sapete quanto io sia un promotore di un approccio scanzonato e goliardico allo sport amatoriale, ma sempre di sport parliamo!
Se rietrate anche voi nella categoria di chi dice o pensa queste cose, vi invito caldamente ad aprire gli occhi e guardarvi allo specchio.
State dicendo, o pensando, cazzate!
Se lo faceste per voi stessi e basta (cosa che comunque adrebbe benissimo, anzi anche di più), lo fareste senza indossare pettorale, senza pubblicare la foto con la medaglia e senza condividere ogni allenamento che fate.
Ma se stiamo qui, è chiaro che non è per questo.
Fate questo passo di autoriconoscimento, perchè alla fine, anche se fate finta che non sia vero, ci piace gareggiare, ci piace avere un obiettivo da raggiungere e ci piace anche quella sana competività, che sia per la medaglia d'oro alle olimpiadi o per la birra con il vostro miglior amico.
Ecco, una volta riconsciuta questa verità, fatelo (anche) per gli altri!
Diamo un esempio di valori virtuosi, etici e fisici, perchè se proprio dobbiamo fare sport (non attività fisica), se proprio dobbiamo condividere (perchè è bello anche questo aspetto, come riconobbe troppo tardi il buon McCandless), trasmettiamo il miglior messaggio che possiamo!
Trasmettiamo la miglior versione di noi stessi!
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