venerdì 26 gennaio 2024

Lettera aperta all'atleta in difficoltà (nel 2024)

Mai come quest'anno sto vedendo in tantissimi atleti cominciare la stagione con tantissime difficoltà.

Porblemi organizzativi, situazioni impreviste, impegni professionali, malattie prolungate, stanno portando tante persone a rimodulare i propri allenamenti, procrastinare o addirittura cancellare gare importanti.

Questo, chiaramente, può facilmente avere un effetto demotivante sull'approccio allo sport.

Adesso, io non so se è pura casualità  o c'è qualche improbabile nesso, ma gli incidenti di percorso rientrano in quelle cose che non possiamo controllare e quindi non meritevoli della nostra frustrazione.

Certo, che il culo roda ci può stare, ma con la consapevolezza che lo sport lo utilizziamo per  il nostro benessere, fisico ma anche mentale, e se è vero che praticarlo ci fornisce un beneficio totale, è altrettanto vero che il non poterlo praticare significa che le nostre attenzioni, in questo momento, è giusto indirizzarle su qualcosa che evidentemente riveste una priorità maggiore.

Avere questa consapevolezza ma sofrzarsi di fare sport è il modo migliore di rovinare entrambi questi aspetti fondamentali.

C'è un tempo per tutto, e arriverà nuovamente il tempo per fare sport con la massima motivazione e determinazione (e state sicuro che io sarò in prima linea a spingervi oltre ogni limite in quel momento).

Ma c'è anche il tempo per abbracciare altro, e il fatto che questa scelta siamo noi o no a farla, non deve influire minimamente sul nostro approccio alla mancanza di sport.

In qualche modo, il buono uscirà sempre.


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