Roma oltre ad essere la capitale d'Italia, è indubbiamente anche la capitale del podismo amatoriale.
Non solo per la Maratona, ma per tutta una serie di gare storiche e super partecipate su varie distanze (Roma-Ostia, La Corsa di Miguel, Best Woman) che se almeno una volta non le hai provate, sei guardato con scetticismo.
Non solo, podista romano segna annualmente queste gare come occasione per tentare il proprio personale best.
Il problema, come suggerisce il titolo, è però nei triatleti.
Il fatto è che queste gare sono concentrate tutte tra novembre e marzo, ovvero quando chi gareggia nel triathlon (da maggio ad ottobre) dovrebbe più che altro costruire e non finalizzare.
Vaglielo a far capire che se preparano il personale su un trail ad ottobre, una campestre a novembre, una 10km a dicembre, una 21km a febbraio e una 42km ad aprile, significa che a maggio puoi tirarli fuori dal forno perché sono belli che cotti!
Ma al triatleta romano non gliene frega un cazzo, perchè è di Roma e a Roma quelle gare le devi da fa'!
Ah, naturalmente proveranno anche a cojonarvi, dicendo che parteciperanno non per fare il personal best, ma solo perché "è una tradizione".
Peccato però che quando andate ad analizzare l'allenamento e vedete i primi due chilometri corsi a 3'15" si fanno subito sgamare...
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