Un allenatore che stimo molto, una volta mi disse che era solito comunicare ai propri atleti che dopo tre anni dall'inizio degli allenamento avrebbe interrotto il rapporto atleta-coach perchè, se entrambi avevano lavorato bene, non c'era più niente da insegnare.
Come detto, pur apprezzando molto il tecnico in questione, ho una visione totalmente opposta su questo aspetto: per quanto mi riguarda il "divertimento", ovvero il frutto del lavoro, comincia a vedersi proprio dai tre anni in poi.
Dico questo relativamente più contesti:
1) quello umano, perchè tutti i rapporti hanno bisogno di tempo per consolidarsi, ad anche la totale e rispettiva fiducia tra allenatore ed atleta ha bisogno di tempo per maturare
2) quello tecnico, perchè l'esecuzione ottimale della tecnica, degli allenamenti e di una nuova programmazione, secondo le idee ed il metodo di un allenatore necessitano della dovuta esperienza
3) quello fisico, perchè il metabolismo di un (mio) atleta perfezione il completo adattamento a carichi di lavoro dopo un anno di "attacco", ed un altro di "consolidamento"
Sicuramente non c'è l'aspetto economico!
Come sapete, per fortuna non vivo di triathlon e posso permettermi di scegliere chi allenare, motivo per cui l'ultimo dei miei pensieri è quello di "fidelizzare" un atleta nel tempo.
Certo, alla fine si parla sempre di rapporti umani, e come tutti i rapporti umani per germogliare nel migliore die modi ha bisogno di quelle componenti fondamentali di fiducia, trasparenza, stima, onestà, correttezza e fedeltà.
Ma per quelle basta un anno per capirle.
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