Negli anni del Liceo, il professore di religione ci diede da fare un tema sul discorso della montagna di Gesù.
Il fatto è che questo compito ci fu assegnato nel mese di maggio, proprio mentre stava cominciando il Giro d'Italia, così pensai bene di cambiare il titolo del tema in... il discorso di Gesù sul Granpremio della Montagna.
Infarcii il componimento di varie metafore con Mosè(r) in maglia rosa, il riscatto di Noè da gragario a leader (paragonandolo ad Andrea Noè, in quegli anni ciclista della Mapei), le tentazioni del Diablo (Chiappucci) e numerosi altri riferimenti al mondo del ciclismo.
Insomma, un capolavoro della teologia letteraria, innovativo, ricco di similitudini e citazioni.
Tuttavia, il professore fece la stessa valutazione, e mi riportò il compito con il voto: POCO (che cazzo di voto era poi!).
Probabilmente, da lì già avrei già dovuto intuire che il mio modo di interpretare le cose non fosse propriamente quello convenzionale...
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