martedì 24 settembre 2019
Un IronMan da "spettatore" con emozione finale!
Ho fatto le prime due edizioni dell'IronMan Emilia Romagna ma questa ho deciso di saltarla.
Fisicamente, perché in realtà ero presente con tutti i ragazzi del Team Panda che alleno.
Erano tantissimi, ognuno con la sua storia, ognuno con i proprio obiettivi.
Avrei valuto davvero essere sulla strada ad incitarli, ma non sono riuscito a staccarmi da Roma e quindi...
...sabato e domenica attaccato morbosamente a computer e telefono per controllare ogni singolo intertempo dei ragazzi.
Naturalmente trasmettendo in tempo reale i consigli ad amici e parente che stavano sul bordo strada da riferire a chi gareggiava.
Anche a centinaia di chilometri di distanza, l'emozione è stata grandissima.
Quando alleni delle persone per parecchi mesi, conosci i loro punti deboli, i loro punti di forza e sai, ad ogni intertempo, se stanno soffrendo, se si stanno esaltando e sì, anche quello che pensano.
Sarebbe bello parlare di tutti, chi ha esordito su una distanza o chi ha sfiorato il podio di categoria, ma vorrei sintetizzare con l'essenza dello sport amatoriale.
Thomas e Walter quest'anno, preparando il loro primo IronMan, hanno legato tantissimo.
Un legame forte, di quelli veri.
Vengono da un passato sportivo completamente diverso e diverse erano le loro caratteristiche.
Ma a 2km dalla fine, per una serie di casualità, si sono ritrovati insieme, fino a tagliare insieme il traguardo.
E' la cosa più bella che possa capitare nel nostro ambiente.
E chi mi conosce sa che quell'arrivo non può non avermi riportato alla mente il mio arrivo, sempre all'esordio in un IronMan, insieme a Master e Pietro.
Roba di brividi...
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