lunedì 13 maggio 2019
Il triathlon dà il triathlon toglie
Un po' di delusione c'è quando succedono 'ste cose.
Però fa parte del gioco.
La settimana scorsa ho fatto una delle mie migliori prestazioni in un mezzo IronMan al Challenge di Riccione.
E dire che avevo anche recuperato più che bene per questa prima edizione del TriXman, 3km di nuoto, 150km di bici e 30km di corsa.
Ma al cinquantesimo chilometro della bici, mentre ero terzo assoluto (sì, terzo assoluto), un anziano ausiliario del traffico mi indica una strada sbagliata da seguire.
Una strada bella larga, che non potevi pensare che non fosse quella giusta.
E quindi ho pedalato parecchio fino al bivio successivo, quando notando che non c'erano più indicazioni, mi è venuto il dubbio che qualcosa fosse andata storta.
Quando sono tornato indietro, il tizio, che ormai stava affogando in piena crisi in mezzo a un ingorgo di traffico, mi dice che altri ciclisti li aveva mandati verso un'altra direzione.
Ormai ho perso una decina di chilometri.
Forse in una gara così lunga avrei potuto recuperare qualche posizione.
O forse no.
Ma in quel momento ho deciso di chiudere la gara e tornare indietro, avevo perso lo spirito agonistico.
Qualche anno fa dopo una delle più grandi delusioni sportive, al 70.3 di Pescara, la settimana successiva vinsi per la prima volta la mia categoria in uno sprint.
Il triathlon toglie il triathlon dà.
Mi riprenderò quello che mi è sfuggito.
Ah, e poi c'ho la foto col pettorale numero uno, sticazzi poi come è andata a finire.
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