mercoledì 5 dicembre 2018
Qualità prima della quantità (Perchè fare un IronMan se a malapena finisci un triathlon olimpico?)
E' una delle basi dell'endurance.
Comunque, il punto cardine, per generalizzare al massimo, è che prima di poter correre bene una maratona, sarebbe il caso di poter correre una 5km.
Prima di gareggiare ad un IronMan, sarebbe il caso di fare decentemente un 70.3, e prima ancora un olimpico e prima ancora uno sprint.
Ok, questo è il fatidico punto dove ci sta bene il sempre classico...
E allora chi mi sa spiegare perché appena uno comincia a correre (non intendo a fare jogging una volta al mese, ma ad indossare seppur senza pretese un pettorale) comincia a pensare alla Maratona anche se fa una 10km in 55'?
Perché entro 5 anni dall'esordio in un triathlon sprint, il 90% degli atleti si è già iscritto ad un IronMan, nonostante si sia trascinato miseramente al traguardo di un 70.3?
I soliti incazzati con il mondo vi risponderanno sicuro che è perché così potrete vantarvi il giorno dopo con i colleghi ignari di sport.
Un conto dire in ufficio "ho finito una campestre di 5km" ed un conto è dire "ho finito la Maratona di new York" anche se con 5 ore...
Quello che penso io è, come sempre, molto più banale e semplice.
Una gara lunga lascia qualcosa di più, anche nel profondo, quantomeno per la quantità di emozioni che regala.
Nelle lunghe ore di un'IronMan vivrete più sensazioni, più emozioni, più imprevisti ed eventi inaspettati, più persone che incontrerete, più paure e gioie rispetto all'ora e mezza di un triathlon sprint.
Certo se vincete una medaglia d'oro ad una 5km o ad un triathlon su distanza olimpica alle Olimpiadi è un altro discorso, ma prima vincetela e poi ne riparliamo...
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