Vi ho raccontato qualche giorno fa l'esperienza del massaggio post-gara di Antonio.
L'abbiamo preso in giro per bene e, naturalmente, si è immediatamente applicata la legge del contrappasso.
Dopo essermi cotto bene le gambe durante la frazione finale nel 70.3 di Pescara, dopo essermi infilato medaglia e maglia da finisher, mi sono diretto immediatamente verso l'area massaggi.
Però stavolta, invece di Estela, c'era Marco, che nella presentazione mi fa presente di essere un pugile...
Capisco subito che la gara che ho appena completato non è stato il momento più duro della giornata.
Dopo qualche minuto mi avverte "questo ti farà un po' male..."
E infatti mi piego in due, naturalmente fingendo di non soffrire...
Marco è davvero in gamba, mi spiega tutto quello che sta facendo e come reagiscono i miei muscoli.
Passa ancora qualche minuto e arriva la rassicurazione "questa invece è la parte rilassante..."
Praticamente come prima, continuo a piegarmi.
Tuttavia, un po' di sofferenza in quel frangente si fa ripagare tutta quando mi rialzo.
Torno come nuovo, il giorno dopo posso permettermi di andare a fare colazione senza camminare come uno zombie e due giorni dopo faccio un bell'allenamento di qualità di corsa in brillantezza.
Come sempre, quando vuoi ottenere qualcosa di buono, nulla è semplice e come ti aspetti...
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