martedì 3 ottobre 2017
Cosa rimane di Cervia
Cervia è la casa ideale per un IronMan in Italia.
Per questo è stato un grande evento, e per questo, perfezionando qualche dettaglio, potrebbe ambire a diventare una tappa fondamentale del circuito IronMan europeo.
Si sa che la riviera romagnola ha costruito la sua reputazione e fama non grazie agli incredibili del suo mare ma sulla ricettività nei confronti dei visitatori.
Luogo comune ormai datato?
Questo era il mio unico dubbio.
Saranno in grado di accogliere altrettanto bene un mondo (leggasi una clientela) relativamente nuovo in un periodo di fine stagione?
La risposta, mi sa che l'avete intuito, è sì.
Decisamente sì.
Te ne accorgi perché le strutture sono preparatissime sull'evento, una sorta di organizzazione parallela, sanno tutto, location di registrazione, orari, luogo della partenza, e cercano di agevolarti nel modo in cui si possa apprezzare al meglio il finesettimana, per atleti e accompagnatori.
E questo non è così scontato.
Che neanche vale il discorso che ora ne parlo bene perché sono contento della mia gara.
L'anno scorso a Maastricht non andò benissimo ma fu comunque un bellissimo finesettimana.
Tutto ottimo quindi?
Beh, dovrei dire, sì ma... tranne che... però non posso dirlo.
Dall'inizio alla fine.
Dalla partenza, finalmente un viaggio tranquillo quest'anno senza problemi.
I tanti amici presenti, che mi vorranno bene anche se mi sono un po' isolato i giorni prima per staccare la spina prima della tempesta.
Il nostro albergo, perfettamente funzionale alla gara per distanza e servizi offerti.
Alessia che asseconda ogni mia fissa, dai soliti giri inutili all'IronMan store fino a prepararmi la "cena personale" in stanza.
Il bar all'angolo con il mio rituale del caffè.
La voce di Daddo, un sottofondo motivazionale che ormai accompagna la maggiorparte delle gare a cui prendo parte.
La piadina post gara, bella quanto una medaglia.
Il clima, ideale per gareggiare.
Il pubblico lungo il percorso, che non mi ha lasciato mai solo.
E quell'unico punto dove stai da solo, nella pineta, ti fa quasi piacere staccare dalla confusione per qualche minuto.
Il giorno dopo con il 5150, prima vera gara che posso godermi da spettatore incitando i miei amici, senza preoccuparmi per me stesso.
Che poi questo post sta uscendo proprio nel giorno in cui riaprono le iscrizioni per l'edizione 2018...
No no, state tranquilli, nessuna marchetta, è solo che mi è sempre piaciuto parlare bene delle persone e delle cose che meritano.
E questa gara merita.
Una gara che sarebbe da rifare, se non avessi smesso con queste cazzate...
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