Rimettersi nei panni di uno studente in un contesto nuovo, partendo da zero, sicuramente era una bella sfida, ma grazie agli altri 14 compagni di corso con i quali è nata (non poteva essere altrimenti) una bella amicizia, ci siamo ritrovati a metterci in gioco con una nuova motivazione e curiosità di imparare cose nuove.
Ecco, proprio da questa nuova esperienza, ho voluto "rubare" tante piccole idee da poter trasmettere anche nel triathlon.
- Restare concentrati quando serve ma staccare, di testa e fisicamente, quando non serve. Durante le lezioni cercavo di stare il più attento possibile evitando anche le minime distrazione. Però, in questi tre mesi non ho aperto una sola volta un libro per ripassare. Non andavo a "caricare" ulteriormente le testa a fine lezione ma la mattina avevo sempre la mente fresca e ricordavo tutto. Tradotto negli allenamenti, si legge CONSISTENZA. Evitate di ammazzarvi di allenamenti assurdi, iperlunghissimi o spaccagambe che non potete recuperare fisicamente, ma cercate di mantenere ogni giorno una solidità costante.
- Repetita iuvant. Quando non capivo una cosa, me la facevo rispiegare finché non la capivo. Non ha senso andare avanti quando non si è consolidato un aspetto. Per questo do spesso allenamenti che si ripetono per più settimane. Invece di cambiare ogni settimana allenamento, mi piace che l'allenamento venga eseguito, prendendo la consapevolezza di ritmi e sensazioni, anche se ci vuole un mese.
- Capacità di adattamento. Abbiamo avuto tre insegnanti, tutte bravissime ma ognuna con un metodo diverso l'una dall'altra. Era fondamentale sapersi rapportare con ognuna in un determinato modo ed alla fine siamo cresciuti proprio nel saperci adattare in situazioni diverse. In poche parole, se dovete fare una corsa in cui se va bene correrete a 5'30" (tipo IronMan), ma a che cazzo vi serve allenarvi con le scarpe natural a zero drop correndo di avampiede? Per dire eh...
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