E' stata una stagione lunga.
Gli allenamenti, anche duri, mi sono scivolati addosso come l'acqua.
Sono arrivati bei risultati che mi avevano trasmesso un ottimismo ed un'euforia, forse, anche esagerati.
Poi è arrivato quest'ultimo mese.
Quello facile, secondo alcuni.
Per me e' stato un turbine di emozioni...
Il top della condizione prima dell'Ironman 70.3 di Pescara, la gara esaltante e lo straziante epilogo.
Il primo, inaspettato, podio (di categoria, non vi allarmate eh) la settimana dopo in uno sprint.
La ritrovata fiducia.
La caduta in bici che stava rovinando tutto.
Nonostante tutti mi dicevano che era un dolore passeggero, che per la gara avrei recuperato, io soffrivo ad ogni allenamento, ogni volta che poggiavo le chiappe sul sellino, ogni volta che muovevo un passo per correre, ogni volta che forzavo lo stile libero.
E non era nella mia testa il dolore.
Forse per quello o forse per la testa, le gambe non giravano più.
Negli ultimi tre giorni il dolore però è sparito.
Davvero, non come dicevo al coach per "paura" che mi desse qualcosa di più leggero...
Sono stronzo vero?
Ma se state leggendo queste righe probabilmente lo siete quanto me ed avreste fatto la stessa cosa.
Con la fine del dolore, le gambe hanno ripreso subito a girare alla grande, come se non fosse successo niente.
A cinque giorni dalla gara sono pronto (cinque? Cazzo, così pochi!), non ho scuse.
Sono esaurito, stressato, nervoso...
Adesso ho solo voglia di cominciare a correre.
Datemi quel cazzo di lago, apritemi quelle strade asfaltate, schiarite la gola e fatemi sentire le vostre urla.
Il Panda ancora non si è estinto!
5 commenti:
daje che sei arrivato, sta settimana passa veloce, anche troppo...... Quando parti???
Eddddajeeeee' Panda!!!!! Tutta (o almeno quella che conta) la Nigeria e' con te!!!!
Dai caxxo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
questo è un panda stracazzuto!!!!
dajeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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