Devono associare aerodinamica, comodità e, sopratutto, estetica.
Per questo motivo è aperto scontro con i classici biomeccanici, che si "ostinano" a e mettere in bici triatleti con posizioni, a detta degli stessi triatleti, allungate, non consone ad una distanza di 90 e più chilometri e brutte esteticamente.
E così, dopo essere usciti dallo studio del biomeccanico con un po' di soldi in meno ed un foglio pieno di calcoli matematici ed astratte figure geometriche, il triatleta decide di mettersi in sella da solo.
La soluzione è univoca.
Di solitol'ordine di procedura segue meticolosamente tali operazioni arbitrarie:
- comprare una sella ISM, anche se non si pedala in punta
- avanzare totalmente la sella
- alzare la sella
- montare al contrario la pipa manubrio
- avanzare ancora un po' la sella, che già stava alla massima estensione
...ma che, finalmente, ci piace tanto!
6 commenti:
Non dirmi così ti prego...sarà un calvario mettermi sulla crono! Ho già eseguito l'operazione sella, se finisco come sullo step posso darmi al culturismo direttamente :-\
Già la bici è un oggetto misterioso per me, con questo post diventa un oggetto impossibile
Io ho capito solo una cosa: "siete complicati, voi triatleti".
Scherzi a parte, con tutta quella fatica...stai a pensare anche all'estetica??
Anche io devo comprare una bicicletta, pensavo di andare all'outlet della Bianchi e vedere se mi posso permettere qualcosa. :)
Cmq Edo nella foto è ben "inserito" nella sella!
A parte il fatto che mi fischiano terribilmente le orecchie, mi stavo chiedendo quanto (e che tipo di) allenamento serve per poter pedalare per 6 ore così in... punta di sella. Più che un biomeccanico, servirebbe un proctologo....
per fortuna son comodo come son messo
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