lunedì 8 aprile 2013
Le distanze in bici (a un certo punto devi anche tornare indietro...)
Ho chiuso la settimana di allenamento abbastanza stanco.
L'idea di farmi domenica 130 km da solo con la bici da crono non è che mi esaltasse tantissimo.
Per una volta tanto, cerco di evitare le salite.
Da Tivoli scendo verso Roma e me ne vado verso Rieti per la Salaria.
Tanta pianura, mi metto in posizione e spingo bene.
Poca stanchezza e buone sensazioni, la media è sempre sopra i 30kmh.
Dopo Passo Corese decido di salire a Montelibretti (vabbè, almeno una salitella voglio farmela, altrimenti non è ciclismo), faccio il giro e mi ributto sulla Salaria.
Sono partito presto, verso le 6:45, la gamba gira ed il tempo passa velocemente...
...anche troppo...
Do un'occhiata al contachilometri e leggo 90.
Occazzo, qui c'è da tornare a casa!
Comincio a temere di sforare di tantissimi chilometri, arrivando di conseguenza sfinito.
Cerco di ricordarmi ogni scorsciatoia per tagliare qualche metro, e per fortuna mi ricordo della salita della Marcigliana che mi evita un bel po' di strada.
Arrivo sotto Tivoli stanco, ma con la media sempre buona.
Nell'ultima salita però sono un po' cotto e me ne salgo piano piano, scarico anche un po' di testa per aver fatto più di quello che avevo in mente.
Alla fine 156km con 29kmh di media... insomma, poteva andare peggio...
A piedi mi è capitato un paio di volte di svuotarmi completamente e farmi venire a riprendere.
In bici ancora no, ma ieri un po' ho temuto...
In bici si è portati ad andare sempre avanti, tralasciando, a volte, l'idea che prima o poi bisogna girare e tornare indietro.
Meglio prima che poi, possibilimente.
A voi è mai capitato di sottostimare la distanza e trovarvi a 132km da casa e ricordarvi che dovete rientrare?
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10 commenti:
si mi é capitato ma son stato contento perché senza pensarci avevo fatto già un buon kilometraggio.
Mentre una volta mi son talmente tanto svuotato mentalmente che mi son fermato, son sceso dalla bici e mi son messo seduto per 30-40 minuti su una panchina al sole a vedere il panorama
ottimo allenamento, anche a me a volte è captato....soprattutto quando non conosco le strade dove mi avventuro. Quando ero a Roma è successo troppe volte :)
personalmente cerco di studiare per bene i giri il giorno prima..forse xkè ho sempre l'assillo del tempo e quindi sforare diventerebbe problematico.
domenica però , avendo trovato un bel gruppetto, ero tentato di seguirli per poi trovare una via alternativa x il rientro ma...alla fine ho desistito e sono andato x la mia strada...
io esco sempre solo, cerco di fare tratti non più lontani di 70km da casa, se devo rientrare lo faccio se voglio allungare ci piazzo un altro tratto!
le rare volte in compagnia mi aggrego e basta senza discutere!
Per il momento no, visto che esco sempre in gruppo quindi "basta" abbassare la testa e pedalare :)
Ma dal prossimo mese mi toccheranno delle uscite intra-settimanali tutto solo, e lì comincerà il bello!
a me capita il contrario, torno sempre qualche km prima...
Io per i lunghissimi di corsa punto al giro di boa nel punto più lontano da casa, quindi tocca per forza tornare e farsi tutti i km programmati... e prima arrivo, meglio è!
Mai preso in considerazione l'idea di prendere l'autobus...
La grande botta la facevo a 18 anni, perché non avevo grandi impegni e me ne fregavo. Ora c'è poco spazio e tempo per l'immaginazione.
Ora decido di dormire fuori e tiro a dritto fino all'obiettivo.
132 Km per me sono fantascienza ma ho provato la sensazione di sfinimento in bici 2 settimane fa, 84 Km con due salite alla mia 3 uscita in BDC dell'anno; risultato: gli ultimi 6 Km li ho fatti con vento contro e sono arrivato davvero al punto di chiamare a casa: "Senti, sono dietro l'angolo, vienimi a prendere che vado indietro invece che avanti!". Poi però ce l'ho fatta! Dicono tutti che bisogna mangiare dopo le 3 ore, secondo me è molto opinabile la cosa...
Ah non ho aggiunto che avevo solo acqua nella borraccia con un pò di sali....
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