Triathleta del Mese
Renata Bucher
di Christian "Mac" Ferretti
Ebbene sì, ancora una donna, l’avevo promesso e oltre ad avere una passione (ma va?), sono davvero tante e fortissime le atlete del triathlon, non ho che l’imbarazzo della scelta. Dunque, Renata: svizzera di Lucerna, 36 anni il prossimo 30 maggio, laureata a Zurigo in Scienze Motorie, amante dell’aria aperta e del movimento, fin da piccola (con tre sorelle e un fratello, come lei stessa ammette nel suo blog, difficile accadesse il contrario, ovvero si appassionasse di case di bambole e puzzle o scacchi…), ma soprattutto grandissima specialista del fuoristrada. Si dedica effettivamente quasi in esclusiva alle competizioni XTerra e affini, non disdegnando qualche incursione (ovviamente, quasi sempre vincente) nelle gare trail, e nel ciclocross ma praticamente mai in sella a una tt-bike o anche una semplice bici da strada. E questo, non so a voi, ma a me la rende già particolarmente simpatica.
Gli appassionati italiani del triathlon offroad l’avranno certo già notata in occasione delle gare di Villacidro e di Orosei nel 2011, e chi non l’avesse notata, probabilmente non ha osservato bene il podio: gradino più alto a Villacidro, piazza d’onore all’XTerra Italy. Nel 2012 ha invece optato per mete più esotiche, purtroppo per i fan e il pubblico italiano, e per la fortuna di quello asiatico e americano. Sia nel 2011 che nel 2012, è colpita a Maui dalla maledizione del settimo… no anno, ma posto, ripetuto per l’appunto in entrambe le partecipazioni. E veniamo finalmente a noi, dopo questo breve excursus: inizia il 2013 con una vittoria nel duathlon dell’amena località del Monte Baw Baw (esiste, esiste, ho controllato: è a due ore circa di auto da Melbourne, c’è persino un resort dall’altisonante nome “Everest Resort”, e - quasi incredibile -persino la neve. Il sito ufficiale parla di un Parco Nazionale e di “tipiche regioni alpine australiane”. Sarà… Comunque, ci fanno un duathlon offroad!); poi a febbraio un altro primo posto in una gara marathon, sempre Down-Under; a marzo l’esordio stagionale nel triathlon, secondo posto nelle Filippine, poi un terzo posto in una delle sue gare preferite, l’XTerra di Saipan, vinto per quattro volte di fila dal 2005 al 2008, e sette volte su otto partecipazioni precedenti, in totale, poi ancora seconda a Guam, nella terza gara dei “gioielli della Corona Xterra” del Pacifico (la prima è quella delle Filippine). Nel mezzo, un quinto posto al Tagaman tri, una gara long distance su strada sempre a Saipan. Considerato che l’organizzazione garantisce un premio supplementare per il più veloce uomo e la più veloce donna della combinazione delle due gare di Saipan, le perdoniamo questa incursione sull’asfalto.
Insomma, dopo la maledizione del settimo posto, marzo 2013 sembra dominato da quella dei gradini più bassi del podio. Ma marzo pazzerello, finisce in fretta, ed eccoci per l’appunto ad aprile: Primo gradino in Australia, replay in nuova Zelanda, e riconferma in Malaysia. In pratica, non un weekend senza una vittoria, nel mese di aprile. Ed in gare non certo semplici, vuoi per i percorsi e per le condizioni meterologiche e ambientali, vuoi per il parterre de rois costituito dalle avversarie: le specialiste indigene o quasi, Yasuko Miyazaky (giapponese) e Mieko Carey (di Guam), oltre alla britannica Jaqui Slack, ma soprattutto a una certa Shonny Vanlandingham, già campioness americana di mountain bike x-country.
Dopo aver mancato quindi di poco un’incredibile serie a Saipan, quella che per lei è La Gara, ecco che inanella un’altrettanto incredibile serie di tre vittorie su tre partecipazioni in un mese, portando a 32 il conteggio dei primi posti in carriera. Se la simpatica svizzera (ma con base anche sulla West Coast) manterrà questo livello di preparazione anche per le prossime apparizione, ne vedremo delle belle, anche in Italia, dove tornerà a gareggiare nell’XTerra del 20 luglio. Curiosità: sicura dei propri mezzi, e anche discretamente comunicativa, nel suo sito personale (www.renatabucher.ch) indica il calendario delle partecipazioni, passate e future, alle varie gare, dichiarando anche in anticipo l’interesse: gara di riscaldamento, di allenamento, di alto interesse. Non cerca quindi di nascondersi e non cerca eventuali alibi non dovesse andare come pianificato. Non male, considerato quanto piagnoni invece si contano purtroppo anche nello sport: colpa del pallone, della catena, dell’allenatore… Ah, indovinate un po’ quale gara del calendario viene indicata come di interesse “super high”?
Disco del Mese
"Milano City Marathon 2013: Under The Wall" sul blog Innoland
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