lunedì 11 marzo 2013
Il vigilante della Stazione Tiburtina
Arrivo con la mia bella fixed alla Stazione Tiburtina per tornarmene a casa.
Entro nel piazzale e scendo.
Appoggio la bici al muretto, mi metto i fermapantaloni in tasca, rimetto i guanti dentro lo zaino quando...
...vedo avvicinarsi un vigilanete che guardandomi scuote la testa...
Ha il passo lento, tipico dello sceriffo americano che vi ha beccato in una cittadina desertica mentre superate il limite di velocità.
Si avvicina ancora, sempre silenzioso e sempre scuotendo la testa.
Poi finalmente si decide a parlare.
"La bici non la puoi lasciare qui!"
Lo fisso, questa volta io in silenzio.
"Guarda che la porto con me sul treno..."
"Ah" appare deluso...
"Ma che pensavi che lasciavo la bici qui fuori la stazione così?"
Adesso ha capito che ha fatto la figura di merda e non sa come uscirne...
"Te sarebbe piaciuto eh?" gli dico, e mi allontano...
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8 commenti:
ma se hai la faccia da teppista mica è colpa sua!
ehehe
per fortuna che non ha fatto una bella multina :)
per i miei gusti, tu parli poco! Io lo avrei messo in riga, mostrando il tuo documento!..... E ti saresti accorto di quanti inchini, ogni tanto fallo per favore!!!
Per i miei gusti invece tu parli troppo ed anche a vanvera.
Ogni tanto pensaci per favore!!!
Lo sceriffo era ancora impressionato dalla notizia del kamikaze che s'è fatto esplodere in bicicletta.
" Damme 'o documento ca si no poi t'allamiente,
'o documento tu me l'ha da'
Songo songo d'a Digos
t'o voglio dicere t'o voglio canta' "
Beppe :-))
ahahahahaha :) che goduria quando pensano di fartela e invece si prendono una bella facciata!!!
Secondo me avrebbe dovuto fare un sequestro preventivo del mezzo. Poi se ne poteva discutere.
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