Triathleta del Mese
Daniel Fontana
di Christian "Mac" Ferretti
Dopo aver omaggiato atleti e atlete di ogni dove, norvegesi, britannici, australiani, facciamo un salto, per l'atleta del mese di gennaio, oltre oceano, in Argentina... Ma forse basta fermarsi un po' più vicino, dipende dal periodo dell'anno. Parliamo infatti di un grandissimo di casa nostra, ma in modo un po' particolare, di quelli che qualche decina di anni fa andavano sotto il nome di oriundi: Daniel Fontana.
Il grandissimo campione argentino, naturalizzato italiano, corre infatti sotto la bandiera tricolore dal 2004, scoperto e portato in Italia dapprima da Marco Novelli, poi, fino ad oggi, con la Dds di Milano, per la quale attualmente allena gli age group. Due volte olimpionico, quattro volte campione italiano, dopo una brillante carriera da velocista itu, in un recente passato ha fatto il salto del fosso per lungo, passando alla Distanza. Evidentemente il passaggio all'Ironman, ed al mezzo Ironman, non ha fatto perdere cavalli al motore del nostro, anzi. Come per diversi atleti passati dai corti tiratissimi alla distanza regina, evidentemente il background da velocista ha giovato alla preparazione di ben altro impegno in termini non solo chilometrici. Fin da subito infatti è parso in gado di giocarsi alla pari i podi delle varie competizioni, senza alcun timore reverenziale nei confronti di campioni blasonati. Intendiamoci, Daniel è l'opposto dell'arroganza, ma evidentemente fare per anni a sportellate sui multilap al cardiopalma delle gare itu, lo ha in qualche modo immunizzato da un eccesso di timidezza. E se ne sono accorti subito tutti a loro spese. Esordisce nella mezza distanza con il botto, secondo al mondiale , all'epoca ancora a Clearwater, dopo qualche gara di avvicinamento, nelle quali ovviamente si era guadagnato la qualifica. Nel 2010, lungi dal lasciare, raddoppia: esordio nell'Ironman SouthAfrica, e ovviamente podio, terzo gradino e qualifica per le Hawaii. Dove, nel 2011, si piazza dodicesimo assoluto, eguagliando l'inossidabile Danilo Palmucci, il cui doppio record di piazzamento e cronometrico, resisteva dal 1994 (parliamo ovviamente di prestazione italiana alle Hawaii).
Ma questa piccola celebrazione non vuole certo essere un premio alla carriera, ci auguriamo molto ma molto distante dal suo epilogo. Tutt'altro: è il nostro atleta del mese, perché ha iniziato il 2013, sulla scorta di come aveva inanellato gare nel 2012, ovvero con il secondo gradino del podio, a cui appunto nell'anno appena trascorso aveva praticamente fatto l'abbonamento (con la non indifferente parentesi di delusione alle Hawaii, dove purtroppo persistenti problemi fisici lo hanno costretto al ritiro, come nell'anno dell'esordio; e con la invece piacevole parentesi, giusto per cambiare gradino, della vittoria nel 70.3 di Pescara). Il 13 gennaio a Pucon, in Cile, il solo Reinaldo Colucci, brasiliano, è riuscito a frapporsi fra Daniel ed il terzo successo in quella gara. Il brasiliano ha allungato in bici, e a nulla è valsa una mezza maratona di Daniel con il turbo. Resta comunque una prestazione da incorniciare, ed un podio importante, ad inizio stagione, che speriamo sia di buon auspicio per il seguito, e in particolare per quel piccolo appuntamento ottobrino...
Il grandissimo campione argentino, naturalizzato italiano, corre infatti sotto la bandiera tricolore dal 2004, scoperto e portato in Italia dapprima da Marco Novelli, poi, fino ad oggi, con la Dds di Milano, per la quale attualmente allena gli age group. Due volte olimpionico, quattro volte campione italiano, dopo una brillante carriera da velocista itu, in un recente passato ha fatto il salto del fosso per lungo, passando alla Distanza. Evidentemente il passaggio all'Ironman, ed al mezzo Ironman, non ha fatto perdere cavalli al motore del nostro, anzi. Come per diversi atleti passati dai corti tiratissimi alla distanza regina, evidentemente il background da velocista ha giovato alla preparazione di ben altro impegno in termini non solo chilometrici. Fin da subito infatti è parso in gado di giocarsi alla pari i podi delle varie competizioni, senza alcun timore reverenziale nei confronti di campioni blasonati. Intendiamoci, Daniel è l'opposto dell'arroganza, ma evidentemente fare per anni a sportellate sui multilap al cardiopalma delle gare itu, lo ha in qualche modo immunizzato da un eccesso di timidezza. E se ne sono accorti subito tutti a loro spese. Esordisce nella mezza distanza con il botto, secondo al mondiale , all'epoca ancora a Clearwater, dopo qualche gara di avvicinamento, nelle quali ovviamente si era guadagnato la qualifica. Nel 2010, lungi dal lasciare, raddoppia: esordio nell'Ironman SouthAfrica, e ovviamente podio, terzo gradino e qualifica per le Hawaii. Dove, nel 2011, si piazza dodicesimo assoluto, eguagliando l'inossidabile Danilo Palmucci, il cui doppio record di piazzamento e cronometrico, resisteva dal 1994 (parliamo ovviamente di prestazione italiana alle Hawaii).
Ma questa piccola celebrazione non vuole certo essere un premio alla carriera, ci auguriamo molto ma molto distante dal suo epilogo. Tutt'altro: è il nostro atleta del mese, perché ha iniziato il 2013, sulla scorta di come aveva inanellato gare nel 2012, ovvero con il secondo gradino del podio, a cui appunto nell'anno appena trascorso aveva praticamente fatto l'abbonamento (con la non indifferente parentesi di delusione alle Hawaii, dove purtroppo persistenti problemi fisici lo hanno costretto al ritiro, come nell'anno dell'esordio; e con la invece piacevole parentesi, giusto per cambiare gradino, della vittoria nel 70.3 di Pescara). Il 13 gennaio a Pucon, in Cile, il solo Reinaldo Colucci, brasiliano, è riuscito a frapporsi fra Daniel ed il terzo successo in quella gara. Il brasiliano ha allungato in bici, e a nulla è valsa una mezza maratona di Daniel con il turbo. Resta comunque una prestazione da incorniciare, ed un podio importante, ad inizio stagione, che speriamo sia di buon auspicio per il seguito, e in particolare per quel piccolo appuntamento ottobrino...
Disco del Mese
"Running Sucks" su Blogger per caso di Ibiza130
2 commenti:
grandissimo Daniel
Sono commosso!!! GRAZIEEEEEE!!!!
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