giovedì 27 settembre 2012
La ripartenza (ovvero: il giro di boa in bici)
L'unico modo per fare differenza in bici in un percorso piatto.
La ripartenza al giro di boa.
Certo, con un percorso "a bastone" andata e ritorno.
Quando non ci sono salite - e la salita è l'unico terreno dove puoi provare a staccare i corridori veri (che ti asfalteranno nella frazione di corsa) - il giro di boa è il vostro momento.
Naturalmente, se siete un corridore e vi difendete in bici...dovrete comunque stare svegli a quel punto, o rischiate di trovarvi a pedalare da soli mentre vedete il resto del gruppo allontanarsi davanti...
(o giocare voi d'anticipo ed allungare il gruppo)
A questo punto è importante scegliere il rapporto giusto, né troppo leggero da far frullare a vuoto le gambe né troppo duro da rimaner piantati sulla boa.
Che poi alla fine, anche se adesso starete attenti alle ripartenze, comunque se vi trovate in un gruppo di gente che viaggia a 50kmh di media vistaccano lo stesso...
Ecco, domenica prossima c'è lo Sprint di Santa Marinella con percorso in bici piattone da fare quattro volte con tanto di giri di boa...
...e la corsa con saliscendi, dove chi è già scarso (...) pagherà ancora di più...
Vedèmo che dovèmo da fa'...
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9 commenti:
io ODIO i giri di boa (Sprint di Lecco,2011... arghhhhhh!)
Daje Panda ...li stacchi tutti.
Ufficiale io passo
in realtà domenica sarà dura per me, con quel percorso piattone si sarà poca bagarre in bici e dovrò difendermi dagli amici che mi faranno sentire il fiato sul collo ;)
Domenica sdraiato nel lettino con un calice di Martini ghiacciato ti penserò Panda!
purtroppo i giri di boa sono un casino...tutti che vogliono entrare per primi...e scattano...ma dove ca**o andate!!!! ;)
se metti qs post su ZC il magazine è già bell'e fatto! :-)))
Ovvio la posizione è importante, ma se menano è difficile prender la testa (se non impossibile).
Due accorgimenti:
Tirare bene il fiato prima (per quanto si possa). Battezzare la ruota di uno che da' l'idea che non si staccherà mai e poi mai. Cercare di far la curva il più veloce possibile mirando ad avere la miglior velocità in uscita possibile (cercando di non arrivare a rotta di collo ed inchiodare con una strisciata di gomma sull'asfalto, possibilmente).
Poi fuori tutto. Venti secondi in apnea. E poi si guarda in che posizione si è nel gruppo.
Esperienza modesta di 3-4 anni di retrovie nel gruppo di gare udace. Poca roba, ma così spesso mi salvavo.
@Ale Facile parlare, te che hai la gamba e non ti staccano nemmeno se t'addormenti.
Noi ci si deve arrangiare.
SONO ADDOLORATA DI SENTIR PARLARE ANCORA DI GARE!
ma quando la smetterai? Basta, hai appena terminato un percorso importante che tra l'altro ti ha dato soddisfazione..... Ammiro Master Runners che domenica starà sdraiato su un lettino alla faccia di alcuni come te, che non si accontentano MAIIIII!!!!!
Io invece ammiro la madre di Master Runners che se fa li cazzi sua e non sfracassa i coglioni CONTINUAMENTE!!!!!
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