martedì 5 giugno 2012

Road to Ironman Italy 2012: la guida ai percorsi


 
di Luca Novali

Nel weekend del 5-6 maggio, a poco più di un mese dalla data del secondo appuntamento Ironman 70.3 di Pescara, sono stato in terra abruzzese per rendermi conto di quello che mi aspetterà il prossimo 10 giugno. Per me sarà il primo 70.3 del circuito "puntinato" e quindi non vorrei lasciare nulla all'improvvisazione.
Le iscrizioni sono state chiuse, la starting list è già stata pubblicata e i nuovi percorsi sono stati ufficializzati.
La starting line sarà nella spiaggia libera di fronte alla Nave di Cascella. Breve corsa sulla spiaggia e poi ci si butta in mare per un giro unico da 1900mt. Ci si dirige verso gli scogli superandoli, si vira a sinistra (verso nord, per intenderci) alla prima boa, si percorre un lato parallelo alla spiaggia e poi si vira alla seconda boa dirigendosi nuovamente verso la spiaggia, rientrando nel tratto di mare entro gli scogli e tornando a riva. Sulla spiaggia verranno posizionate le docce per chi vorrà togliersi di dosso l'acqua salata.
Si corre dunque verso l'asfalto del lungomare e ci si direziona verso nord entrando nella transition zone.
Prima di entrare in T1 ci sarà una zona di rifornimento dove troverete acqua e sali minerali.
Dopo aver trovato la propria bici (preparatevi una mappa: in zona cambio ci saranno quasi 2000 biciclette parcheggiate!!!) si corre verso l'uscita della zona cambio posta a nord e inizia la seconda frazione che, rispetto all'anno scorso, è profondamente cambiata. Vediamo in cosa consistono le principali variazioni di tracciato.
Si esce dalla T1 in direzione nord e immediatamente dopo si prende una traversa che porta i concorrenti sulla via parallela del lungomare (viale Regina Elena) che si percorre verso sud fino al porto canale. Da li si volta verso destra prendendo l'asse attrezzato (una vera e propria superstrada a due corsie per senso di marcia che ovviamente per l'occasione verrà interamente chiuso al traffico) in direzione  Chieti.
Si prosegue dunque sull'asse attrezzato fino allo svincolo della zona industriale di Sanbuceto. Ci si ritrova in località Santa Teresa e si volta a sinistra sulla SP 13.
La località di Caprara si trova a circa 5km dall'uscita dell'asse attrezzato ed è 70mt slm questo significa che in circa 14-15km passeremo da una quota di 0mt slm a +70 con una lieve e quasi impercettibile salita costante.
In questo punto c'è un bivio. Il percorso del 70.3 ci porta verso destra seguendo le indicazioni per Moscufo e è in questo punto che la strada inizia a salire.
La salita di Moscufo è lunga in tutto 4km per raggiungere quota 240mt slm.
Non si tratta di una salita particolarmente impegnativa ma sono pur sempre 4km dove, soprattutto nel primo dei due giri, sarà indispensabile salvare la gamba e quindi magari utilizzare un rapporto non troppo duro. La strada è tutta abbastanza dritta se non per due tornanti posti circa 1km dopo il bivio che segna l'inizio della salita.
Dopo che si raggiunge il cartello del paese di Moscufo non mollate perché la salita non è ancora finita: resta lo strappetto finale di circa 200mt che sono forse i più duri di tutta la salita.
L'asfalto sul tratto in salita non è un gran che, ma quel giorno, sfruttando la strada interamente chiusa al traffico, non ci dovrebbero essere grossi problemi a evitare qualche eventuale buca.
Una volta raggiunta la vetta si inizia a scendere e su questo versante l'asfalto è stato rifatto da poco e quindi è praticamente impeccabile. Ci sono alcuni tornanti ma la strada è abbastanza larga e quindi non dovrebbero creare grossi problemi.
La discesa è lunga circa 3,5km (fino a quota 125mt slm) e poi la strada riprende a salire per portarci verso la località di Pianella (240mt slm). La salita è lunga interamente quasi 5km ma è molto pedalabile e sicuramente più semplice rispetto a quella che porta a Moscufo. I primi 2,5km salgono abbastanza regolari. Poi si raggiunge il cartello dell'inizio del paese e anche in questo caso non ci si deve rilassare perché poi ci sono altri 2km circa con brevi saliscendi che potrebbero dare un po’ di fastidio.
Una volta imboccata la discesa inizia la parte divertente del tracciato: da Pianella (240mt slm) fino alla fine della località Cepagatti (32mt slm) è tutta una discesa lunga 10km su strada rettilinea e ben asfaltata. Sicuramente questo è il tratto dove maggiormente si potrà lavorare per alzare la media di viaggio, spingere rapporti lunghi e mettersi giù sulle appendici in posizione aereodinamica. Tanto per dare un'idea numerica, durante la ricognizione nonostante il traffico cittadino e senza nemmeno spingere troppo, si sono toccate punte di 45-50km/h.
Al termine di questi 10km in discesa si riprenderà l'asse attrezzato in direzione sud.
Al termine del primo giro si uscirà nuovamente allo svincolo della zona industriale di Sanbuceto (circa 7-8km: la misura non ce l'ho precisa perché ovviamente non ho potuto pedalare sulla superstrada) dove si uscirà per riprendere la salita di Moscufo.
Al termine del secondo giro invece si proseguirà dritto fino al mare di Pescara. La strada sarà anche in questo caso tutta in leggera discesa e ci porterà dai 32mt slm a quota 0.
La conclusione del percorso in bici rispecchia il suo inizio: si percorrerà dunque la parallela del lungomare (via Regina Elena) in direzione nord fino al termine della zona di transizione e si rientrerà in T2 da nord.
Si parcheggerà quindi la propria bici e dopo aver infilato le scarpette da running si uscirà dalla T2 in direzione sud per iniziare gli ultimi 21km (su 3 giri).
Si imboccherà subito la traversa del lungomare Via Giuseppe Mazzini (punto di riferimento: Hotel Carlton) e poi subito svolta a sinistra in direzione sud su via Giosuè Carducci. Arrivati all'incrocio con via Galileo Galilei si ritorna sul lungomare e si procede in direzione sud fino al porto canale. Qui si volta verso destra (punto di ristoro!) e si va a prendere il ponte che ci porterà nella zona sud di Pescara. Poi si costeggia nuovamente il canale (dal lato sud, su via Andrea Doria) fino al mare e si volta a destra su lungomare Cristoforo Colombo per circa 200mt dove ci sarà il giro di boa. Qui si torna verso nord e si percorre per la prima volta il ponte sul mare (simbolo di Pescara e simbolo del 70.3). Fate particolare attenzione: il ponte è come un lungo cavalcavia (sale per circa 200mt e poi scende per altrettanti metri) e la pendenza viene dichiarata all'8%. Una volta superato il ponte ci si ritrova nuovamente sul lungomare Giacomo Matteotti e ci si dirige verso nord per 2km superando la zona traguardo e la zona di transizione. Qui ci sarà un altro giro di boa che ci riporta verso sud e verso il traguardo.
In quest'ultima parte del giro, dopo essere scesi dal ponte sul mare fino al giro di boa a nord, preparatevi per un bagno di folla: il percorso sarà infatti largo appena 1-2 metri e sulle transenne ci saranno centinaia e centinaia di persone pronte a urlarvi nelle orecchie tutto il loro tifo per spingervi fino al traguardo
Questo giro è da ripetere due volte (per un totale di 16km).
L'ultimo giro invece sarà uguale al primo ma, dopo aver superato il ponte sul mare, si arriverà davanti alla spiaggia libera della Nave di Cascella (da dove qualche ora prima tutto era cominciato) e si taglierà il traguardo posto sulla spiaggia.
Una cosa caratteristica: a Pescara la partenza e il traguardo sono sulla spiaggia. Oltre a Pescara c'è solo un'altra gara del circuito Ironman (considerando sia i 70.3 che gli Ironman) che parte e finisce in spiaggia.... Provate a indovinare quale?
Alcuni consigli, in particolar modo per quanto riguarda la seconda frazione

·         Il VENTO: durante il sopralluogo c'è stato un vento fastidioso con raffiche abbastanza sostenute da ovest, quindi contrario nella prima metà di tracciato, ma poi favorevole sulla strada del ritorno. Parlando con alcuni ciclisti del luogo mi è stato detto che a giugno, in condizioni climatiche di bel tempo (cosa che ci auguriamo tutti per quel weekend!), generalmente il vento soffia in maniera più lieve da ovest nella prima mattinata mentre poi, a causa dell'innalzamento delle temperature nelle ore più calde della giornata, spesso verso le 11/11.30 gira e inizia a soffiare dal mare. Insomma, il rischio è quello di averlo sempre contrario perché per la maggior parte degli atleti si prevede il rientro a Pescara non prima delle 11.30/12.
·         Le RUOTE: ruota bassa o ruota alta? Dipenderà ovviamente tutto dal vento. Per gli atleti leggeri la scelta di un profilo da 50mm (soprattutto anteriore) potrebbe essere un'arma a doppio taglio. E' vero che con una ruota a alto profilo si possono avere 1 o 2km/h di velocità in più, ma è altrettanto vero che le folate di vento trasversale potrebbero creare problemi di stabilità e aumentare la tensione su braccia e spalle. Secondo me un buon compromesso potrebbe essere un 38 anteriore con un 50 posteriore.
·         Scelta della BICI: Bici da corsa o TT? Spesso questa è una delle domande più gettonate e la mia risposta è sicuramente orientata verso la TT. La salita di Moscufo non è semplicissima ma nemmeno troppo impegnativa. Quella di Pianella è più lieve e abbastanza pedalabile. Ma soprattutto bisogna considerare tutta la parte in discesa dopo Pianella e il tratto di circa 10km di superstrada da Pescara a Sanbuceto e poi al ritorno gli stessi 10km da Sanbuceto al traguardo. In questi tratti che sceglie una TT e riesce a spingere buoni rapporti potrà fare davvero la differenza e alzare la velocità media complessiva della seconda frazione.

Percorso bike (1 giro)
Percorso run (giri 1 e 2):

6 commenti:

Semper Adamas ha detto...

bello bello!!! :D

Unknown ha detto...

il vento....anche l'anno scorso fu il reale ostacolo :(

Bellabigo ha detto...

Ho fatto fatica a leggere il post :DDD Eddajeeeee

Rocha ha detto...

Che dirti, in bocca al lupo !

IronGuzzo ha detto...

tu la fai con la scatto fisso?????? eh eh

Papà ha detto...

"..... In questi tratti chi sceglie una TT e riesce a spingere buoni rapporti potrà fare davvero la differenza.."
Allora io farò una differenza incolmabile.

Commenti

Related Posts with Thumbnails