A dire il vero non è che mi vada molto di parlare di questa cosa, però avevo già scritto di seguire un'alimentazione vegetariana e dunque mi pareva giusto aggiornare la situazione.
Non ne vado fiero di aver abbandonato l'alimentazione esclusivamente vegetariana ma neanche la considero una sconfitta.
Semplicemente non sono (ancora) pronto.
Non sono pronto io e la mia famiglia, non è pronto il mio fisico, non è soprattutto pronta neanche questa società, che non rende agevole comprare/viaggiare/vivere/mangiare a chi adotto questo stile di vita.
Certo, con un po' più di attenzione avrei potuto variare ulteriormente le pietanze ed avrei potuto integrare meglio la mia (leggerissima) carenza di ferro, ma ancora non riesco a gestrie la situazione al meglio, e piuttosto che fare una cosa (importante) in modo approssimativo (o comunque non come meriterebbe) preferisco fare un passo indietro, naturalmente con la consapevolezza di questo anno e mezzo da vegetariano.
Un anno e mezzo in cui, vale la pena ribadirlo, mi sono allenato bene e costantemente, riuscendo a terminare (decentemente) un mezzo Ironman...
Di più, adesso, non avrei molto da aggiungere, sperando comunque che il buon VeganBiker continui a leggermi con simpatia!
15 commenti:
Non ti biasimare..vai bene così..ci sono percorsi che non riescono subito..ma hai fatto già tantissimo..il corpo sa cosa prendere..
Stefano...se non ti senti pronto lo sarai in futuro, l'importante è che ti rimanga la consapevolezza di quello che hai fatto per te e la natura...mai dire mai a ritornare sui buoni propositi!
Se ti consola io non ho mai smesso ...eppure per questo mi considero un "migliorabile".
Oggi ne mangio meno di 10 anni fa e nei prossimi 10 vorrei diminuire ancora... non mi resta poi che di campare 100 anni per riuscire nel progetto
Stefano, in primis di certo non ti smetto di leggere per questo, non ci crederai forse ma seguo moltissimi blogger non vegetariani o non vegani ;)
Detto questo secondo me il tuo ragionamento fa moltissimi errori, e te lo dico non per farti cambiare idea ma solo perché se hai scritto questo post evidentemente hai voglia di parlarne e quindi mi sento in diritto di farlo.
Prima cosa, tu dici "piuttosto che fare una cosa in modo approssimativo preferisco fare un passo indietro" discorso che andrebbe bene se stessimo parlando di costruire una casa, meglio non farla che farla male, progettare un ponte, meglio non farlo che farlo male, o per cose di questo tipo, non per intraprendere una scelta vegetariana, specie perché fatta da un punto di vista etico come era il tuo, perché comunque anche se non avevi magari integrato tutto in maniera ottimale (mi piacerebbe tra l'altro sapere quanti runner onnivori che leggono questo blog hanno avuto carenze di ferro in vita loro, perché io ne conosco un mare), hai comunque evitato di uccidere molti animali, hai comunque ridotto il tuo impatto, di conseguenza il tuo ragionamento non è assolutamente giusto in questo caso.
Esiste poi un discorso molto più generale che ha molto più a che fare con lo sport che con la dieta vegan che è quello del "mollare", negli sport di endurance è una parola vietata non solo da pronunciare ma pure da pensare, anni fa ebbi la fortuna di poter sentire Marco Olmo (semplicemente il più grande atleta della storia italiana a mio modestissimo parere) il quale affermava che non sono le gambe ma è solo la testa a spingerti in un'ultratrail, quando non hai più nulla è la testa a tenerti a galla, a spingerti oltre l'ultimo ostacolo e mi ci riconobbi, quante volte ero arrivato a gare assolutamente non preparato, ma la testa mi ha sempre detto di tirare dritto, ha zittito i dolori, ha cercato glicogeno anche laddove non c'era più, la testa è il motore dello sport non le gambe, ed è proprio per questo che anche di fronte a un ostacolo, sia esso dello sport o della vita non ci si arrende ma si tira dritto, non avessi fatto sport da quando ho 13 anni, non avessi imparato che oltre il dolore c'è la soddisfazione a quest'ora sarei morto, e lo dico con cognizione di causa, indi per cui se una cosa mi delude è l'idea di mollare di fronte al primo ostacolo, la società non è pronta? fanculo la società, il mio fisico non è pronto? fanculo il mio fisico, la testa è il solo organo di cui ho bisogno, perchè quando il 30 settembre 2012 sarò negli ultimi 21 km della mia prima gara su distanza ironman non saranno i muscoli a cui dovrò chiedere aiuto perché loro avranno già terminato la loro frazione nei 180km sulle salite dell'elba, non sarà il cuore perché lui avrà già dato quello che aveva nella prima metà della maratona, sarà solo la testa a portarmi in fondo.
Hai fatto benissimo a rinunciare alla dieta vegetariana, l'uomo è un animale onnivoro e non può fare a meno della carne!!
Con la carne si limita l'anemia, si costruisce il muscolo, aumenta il testosterone nel sangue e perciò: perchè rinunciare alla carne che tra le altre cose è pure buona? Per quanto riguarda gli animali, in ogni caso andrebbero incontro alla morte e perciò non cambia niente che muoiano un pò prima piuttosto che un pò dopo, inoltre anche gli animali tra di loro si mangiano,tra le altre cose in modo molto più cruento di quanto facciano gli uomini con gli animali.
Come dicevano gli antichi romani: morte tua vita mia
Paolo non sapevo gli animali allevassero altri animali, privandoli della libertà fin da cuccioli e tenendoli prigionieri per tutta la vita prima di ammazzarli, ma forse sono io che ho una visione distorta del mondo, detto questo che la carne costruisca il muscolo spiegalo ai milioni di obesi di questa terra è piena, non certo a me che ho l'8% di massa grassa e una fibra muscolare perfetta, costruita senza una sola proteina animale.
Paolo dimenticavo, come dicevano i romani:
Audi, vide, tace, si tu vis vivere
Stè ho sperimentato tre anni fa su di me la zona, molto lontanamente si può paragonare all'essere vegetariano, ma si tratta sempre di abitudine e stile di vita.
Per noi che già abbiamo una famiglia e che da sempre si hanno certe abitudini, è difficile cambiare, non impossibile, ma difficile.
di fatto quanto dice master rispecchia al meglio i motivi della mia scelta. sebbene cambiare il proprio stile di vita "in meglio" sia una prospettiva edificante, stravolgere comunque le abitudini di una famiglia dove ci sono due bimbi piccoli è estremamente complicato. magari per mia incapacità. ma questo non esclude di fatto di riprovarci più consapevolmente tra qualche anno
Quoto Veganbiker!!!!
Il passo verso il vegetarianesimo è prima di tutto una consapevolezza che si prende. è un modo di vedere sè stessi, la vita e la natura che ci sta attorno con un occhio e cuore diversi.
Se una persona, come credo Stefano, eticamente c'è ma ancora non se la sente a livello organizzativo, sono certa che ci arriverà in futuro a questo passo, perchè il primo e più importante relativo alla consapevolezza l'ha fatto. La difficoltà nella gestione comunque è superabile, io non ho alcun problema ad uscire, nutrirmi, fare attività fisica e anzi posso affermare che da quando sono vegetariana ho aumentato le mie difese immunitarie, sono meno stanca e più lucida!
L'anemia è la malattia da carenza più diffusa al mondo, e il paese in cui c'è meno incidenza è l'India, paese prettamente vegetariano. Il ferro della carne è maggiormente bio-disponibile e assorbibile, è vero però con qualche accorgimento pure quello vegetale può essere facilitato magari con la vitamina C.
Altra cosetta, noi umani siamo animali, alla pari di tutti gli altri esseri. Non conosco essere vivente che si possa ritenere "onnivoro", tutti hanno una loro specificità alimentare dovuta anche alla presenta o meno di determinati enzimi digestivi. noi umani a livello fisiologico ricordiamo i frugivori, che si cibano di frutta e semi oleosi, (il nostro apparato digestivo, e pure la basicità della saliva sono un piccolo esempio di quanto ho detto).
Non si tratta di battagliare tra veg* e non veg*.
Il rispetto prima di tutto, però una delle cose per cui mi batto è una maggiore consapevolezza in ciò che si fa, a partire dal piatto, e nel rispetto di tutti gli esseri.
Stefano, onestamente non capisco cosa c'entra la famiglia e le sue abitudini con quella che comunque è una scelta personale, che certo ha dei risvolti anche sugli altri. Ovvio che non entro nelle dinamiche della tua famiglia che conosco solo per qualche video e qualche bici rubata alla piccola, ma non capisco come essa c'entri con la tua scelta, anche perché prima affermi che il motivo era la carenza di ferro, ora sembra che sia la volontà dei figli di mangiare carne (che poi i bambini possono mangiare carne anche se un genitore è vegetariano, non saresti certo il primo).
Lunge da me sapere cosa è una famiglia visto che non ne ho una, ma ad esempio il fatto che un giorno la mia fidanzata deciderà o meno di diventare vegetariana o vegana è indipendente e ininfluente dalla mia scelta. Riguardo invece a cambiare stili di vita radicati negli anni, beh, su questo posso portarti l'esempio dei miei genitori che fecero la scelta di diventare vegetariani all'alba dei sessant'anni, quando sicuramente le abitudini mentali erano ben più radicati che in chi ne ha solo trenta, (tra l'altro mio padre da vegetariano ha concluso per due volte il prestigio ovvero il brevetto delle dieci gran fondo ciclistiche più dure in Italia ed è arrivato in vari casi entro i primi 3 di categoria).
Stefano quello che voglio dirti è che premesso che è una tua scelta personale e per carità nessuno entra nella tua sfera personale, credo sarebbe più corretto dire che non ti interessa più come scelta, che non ci credi più, piuttosto che cercare motivazioni esterne, perché credo che le uniche motivazioni che ci fanno fare o non fare una cosa sono quelle interne.
Sono anni che dico di voler iniziare un approccio al vegetarismo ma, nonostante già non mangi tantissima carne, non mi sento ancora pronta. Ma prima o poi anch'io.
non è semplice cucinare sempre 3-4 pietanze diverse per ciascuno, non è facile quando si va in vacanza trovare un posto dove mangiare vegetariano compitabile al luogo in cui si risiede (dovendo comuqnue ogni volta trasbordare bimbi e passeggini vari) non è semplice creare un menù vario senza dedicare abbastanza tempo alla cucina, non è semplice per bilanciare al meglio l'alimentazione con i miei allenamenti. Non sto dicendo che è impossibile, anzi, come ripeto l'abbiamo fatto per un anno e mezzo con molta soddifazione. Sto semplicemente dicendo, senza bisogno di gisutificarmi perchè non credo ce ne sia motivo, che per me è difficile, probabilmente per mia capacità organizzativa a lungo termine. poi possiamo chiamarla anche mancanza di interesse nella mia scelta, ma la mia realtà attuale è questa.
:-)
Ti rispondo solo per quanto riguarda il mangiare fuori poi sul resto per carità sono tutte ovviamente motivazioni personali e tali devono rimanere.
Col lavoro che faccio almeno 7-8 giorni al mese li passo lontano da casa, spesso in città che non conosco e spesso dovendo mangiare in posti che non posso scegliere perché portato da altri, nonostante questo non solo non sono deperito, ma non trovo neanche la cosa più di tanto difficile, certo spesso mi potrà capitare di avere al massimo 2-3 opzioni sul menu, ma di fame nessun ristorante o albergo mi ha mai fatto morire, se anziché essere vegan fossi vegetariano di opzioni ne avrei almeno una decina per ristorante.
La cosa non mi è mai costata fatica, giusto il tempo di scorrere il menu come fanno tutti, individuare cosa c'è di vegan o veganizzabile e poi ordinarlo, certo quando sono in giro bilancio meno la mia dieta (ma come chiunque del resto), ma tutto sommato non mi sembra così tragico.
INTEGRALISMO!
tutto questo parlare per una scelta personale...
è questo il grande limite di molti vegetariani
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