Di solito ha già 8-9 anni di triathlon alle spalle, alcuni dei quali (i primi soprattutto) a buon livello amatoriale. Ha sempre almeno un podio regionale da raccontare e conosce mille trucchi e segreti per guadagnare una manciata di secondo in zona cambio. Appartiene alla prima generazione dei triathleti, quelli provenienti dall'agonismo di un altro sport e che hanno scoperto di poter ottenere ottimi risultati nel triathlon. Però negli ultimi anni piano piano hanno perso interesse. I motivi possono essere diversi: molta altra gente scopre il triathlon, c'è più concorrenza e dunque maggior difficoltà ad ottenere piazzamenti; si lasciano con la ragazza (triathleta) e non vogliono più frequentare quell'ambiente; trovano nuovi stimoli in altri interessi tipo il teatro futurista contemporaneo o la meditazione tibetana; si interrogano su dilemmi esistenziali agonistici e decidono di continuare a nuotare, pedalare e correre ma quando e quanto cazzo vogliono loro. In realtà, però, visto che il triathlon è una dipendenza, non riescono mai ad uscirne veramente, e allora li vedi che comunque ogni tanto si aggirano tra forum di triathlon, vanno a vedere qualche gara con la scusa di accompagnare un amico (salvo poi criticare la gente che c'è) e sono comunque aggiornatissimi sull'ultimo gruppo Campagnolo in uscita. Di fatto sono degli asceti che per espiare qualche colpa (di cui loro sono a conoscenza) si privano del piacere (per loro massimo) di fare ciò che amano veramente fare: il triathlon.
mercoledì 5 ottobre 2011
Gente che si incontra in Zona Cambio [il demotivato]
Di solito ha già 8-9 anni di triathlon alle spalle, alcuni dei quali (i primi soprattutto) a buon livello amatoriale. Ha sempre almeno un podio regionale da raccontare e conosce mille trucchi e segreti per guadagnare una manciata di secondo in zona cambio. Appartiene alla prima generazione dei triathleti, quelli provenienti dall'agonismo di un altro sport e che hanno scoperto di poter ottenere ottimi risultati nel triathlon. Però negli ultimi anni piano piano hanno perso interesse. I motivi possono essere diversi: molta altra gente scopre il triathlon, c'è più concorrenza e dunque maggior difficoltà ad ottenere piazzamenti; si lasciano con la ragazza (triathleta) e non vogliono più frequentare quell'ambiente; trovano nuovi stimoli in altri interessi tipo il teatro futurista contemporaneo o la meditazione tibetana; si interrogano su dilemmi esistenziali agonistici e decidono di continuare a nuotare, pedalare e correre ma quando e quanto cazzo vogliono loro. In realtà, però, visto che il triathlon è una dipendenza, non riescono mai ad uscirne veramente, e allora li vedi che comunque ogni tanto si aggirano tra forum di triathlon, vanno a vedere qualche gara con la scusa di accompagnare un amico (salvo poi criticare la gente che c'è) e sono comunque aggiornatissimi sull'ultimo gruppo Campagnolo in uscita. Di fatto sono degli asceti che per espiare qualche colpa (di cui loro sono a conoscenza) si privano del piacere (per loro massimo) di fare ciò che amano veramente fare: il triathlon.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Conosco ex triathleti che non fanno più gare perchè adesso non possono fare i tempi che facevano prima, e allora 'che senso ha partecipare'!
...tristi
ah, si si!! Sono quelli che mi guardano che saltello e zompetto e pensano: ma che caxxo ha 'sta povera sfigata da essere felice con i tempi di cacca che fa! In realtà sono invidiosi :) Spero non mi capiti mai di non provare più piacere nel fare le gare, ma se non è successo nel nuoto ( che 7 secondi, per quanto tu ne dica, su un 50 fa sono un'eternità..)dove ho perso davvero tanto da quando ero GGGGiovane, non succederà nel Triathlon dove ho tutto da imparare!
@master questa è la bellezza di arrivarci tardi...puoi solo migliorare. e quando diventi vecchio vinci lo stesso perchè ci stanno solo 3 persone delle categorie M7 :)
@only effettivamente se non ti sei stufata di fare per anni solo avanti e dietro sopra una riga nera, nel triathlon non dovresti avere problemi...
Posta un commento