ascolto consigliato "Still ill" The Smiths
Come l’anno scorso, mi ritrovo a due settimane dalla maratona a dover fare necessariamente un “lungo”, visto che il lunghissimo, come l’anno scorso, è saltato per la febbre.
Al 28°km le gambe si sono fermate ed ho subito l’onta di chiamare per farmi venire a riprendere.
Quest’anno, con umiltà, ho deciso di fare il lungo un po’ più lento dell’andatura che avrei dovuto tenere.
Si dice che il lungo, se si è in grado di finirlo, andrebbe fatto in deplezione, in quanto più allenante.
Se non si è in grado di finirlo decentemente, meglio fare scorta di carboidrati, come se fosse una gara a tutti gli effetti,
Io naturalmente l’ho fatto in deplezione, peccato che non sia in grado di finirlo in tali condizioni: al 26°km le gambe si sono bloccate ed è partita nuovamente la telefonata per “l’aiuto da casa”.
Che tristezza.
Un ulteriore schiaffo è arrivato nel pomeriggio.
Sento Aldo che mi dice di aver fatto 30km collinari sterrati in scioltezza, e alla fine non era neanche stanco ma solo un po’ annoiato.
In pratica un mattone che mi è caduto sulla nuca.
A questo punto ho tre dubbi su quale strategia adottare per la Maratona del 20 marzo:
- non farla
- accompagnare Aldo con la sua andatura (ma se poi mi prende una crisi, psicologicamente è la fine)
- la corro come un matto, tirandola follemente al massimo schiattando al 21°km e maledicendo ogni singolo passo successivo.
Una persona saggia sceglierebbe la prima, io dovrei scegliere la seconda, ma alla fine so già che opterò per la terza.
Preparate i necrologi.
The long pre-marathon finished exactly like last year, but exatly just the same!
Like last year, I find myself two weeks of marathon necessarily having to make a "long" since the very long, like last year, jumped to a fever.
Last year I started (too) confident and ended miserably.
At 28 km legs have stopped and I have suffered the shame of calling me to come back.
This year, with humility, I decided to do a bit long 'slower gait that I should keep.
It is said that long if you are able to finish it, should be done in depletion, since most workout.
If you are not able to finish it decently, better stock up on carbohydrates, like a race in all respects,
Of course, I have done in depletion, pity it is not able to finish it in such conditions: at 26 km legs are locked and she went back the call for "help from home."
How sad.
Another blow came in the afternoon.
I feel Aldo says he did 30km hilly dirt roads in fluency and in the end it was not even tired but just a little 'bored.
In practice, a brick fell on my head.
At this point I have three questions about what strategy to adopt for the Marathon on 20 March:
1) does not make it
2) accompanying Aldo with his pace (but then I took a crisis, psychologically it is the end)
3) the run like crazy, pulling madly at the maximum burst at 21 km mark and cursing each next step.
A wise person would choose the first, I'd choose the latter, but in the end I know who will opt for the third.
Prepare the obituaries.
6 commenti:
ma farla in progressione, tutta la vita... vuoi mettere l'apporto psicologico nel chiuderla superando piuttosto che il contrario?!
l'idea era proprio quella, ma se già parto piano (come domenica) e poi scoppio quando dovrei allungare (come domenica) l'apporto psicologico me lo posso mettere...da parte...
Grazie per la risposta al mio post su fcz e complimenti per il tuo sito, lo terrò d'occhio !
ciao, sono d'accordo con yogi sul farla in progressione. Grazie per esserti unito al mio blog. Mario
PS. Ti aspetto a pescara per l'ironman :) (io sarò solo spettatore)
@rocha in bocca al lupo e benvenuto nel mondo del triathlon
@mario a pescara allora avrò un tifoso in più!
Nella Maratona la partenza prudente è un imperativo categorico, illudersi di accumulare vantaggio in partenza in vista di un rallentamento finale è solo un'illusione.
Go, Stefano, go
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