Quando l’unico giorno di riposo dal lavoro ti alzi alle 6:45, ti butti in una macchina con i finestrini ghiacciati per andare in un posto dove correrai in maglietta e calzoncini (pagando), allora c’è qualcosa che non va. Domenica 24 gennaio 2010 c’era in me qualcosa che non andava, ma va bene così.
L’appuntamento con la squadra è affollato e comunque c’è allegria.
Quando arriviamo a Roma e si tratta di spogliarci, l’allegria se ne va un po’.
Ci sono 5.000 iscritti, la “10km” più partecipata d’Italia, si dice. Dividono le partenze in tre ondate. Io sto nella prima, ma è solo una questione di tempi d’iscrizione. C’è comunque qualche personaggio noto. Vicino a me capita “Zibi” Boniek, che si riscalda a testa bassa.
Alle 10 in punto si parte.
Il percorso è bellissimo, 10km e qualcosa, quasi completamente piatti. Se si supera la calca iniziale si può provare a fare il record personale.
E così è: 42’40” con passaggio al 10°km con 41’38”: miglioro ancora 2 minuti sul mio personale.
Sono piccole soddisfazioni (e Boniek mi è arrivato dietro, tiè)…
L’appuntamento con la squadra è affollato e comunque c’è allegria.
Quando arriviamo a Roma e si tratta di spogliarci, l’allegria se ne va un po’.
Ci sono 5.000 iscritti, la “10km” più partecipata d’Italia, si dice. Dividono le partenze in tre ondate. Io sto nella prima, ma è solo una questione di tempi d’iscrizione. C’è comunque qualche personaggio noto. Vicino a me capita “Zibi” Boniek, che si riscalda a testa bassa.
Alle 10 in punto si parte.
Il percorso è bellissimo, 10km e qualcosa, quasi completamente piatti. Se si supera la calca iniziale si può provare a fare il record personale.
E così è: 42’40” con passaggio al 10°km con 41’38”: miglioro ancora 2 minuti sul mio personale.
Sono piccole soddisfazioni (e Boniek mi è arrivato dietro, tiè)…
Nessun commento:
Posta un commento