A volte una buona giornata si può nascondere dietro un sorriso. Il mio. Senti questa. Sale sul treno questo tipo, immagine del manager rampante di manifesto successo. Capello cortissimo a nascondere l’incipiente calvizie, completino scuro di elevato costo ed evidente marca, cravattina regimental rossa e nera sobria elegante di classe. Posa la borsa e si toglie la giacca. Rimane in camicia, azzurro-turchese e cravatta. E qui il colpo di scena. Arriva adesso questo ragazzetto sui 18-20 anni, con qualche tatuaggio ed una faccia da bravo giovane educato. Ha l’affanno, è arrivato di corsa. Mi scusi, mi scusi signore. Quello si gira con sufficienza e lo guarda un po’ scocciato. Mi scusi, dice ancora, ho preso il treno al volo, non ho fatto in tempo a timbrare il biglietto, può timbrarmelo lei? Quello diventa rosso in viso, ha sentito tutto il vagone, adesso tutto il vagone sa che lui, manager di successo potrebbe essere scambiato per un semplice controllore del treno. Io??? Sbotta. E che glielo timbro io?! E il ragazzo imbarazzato, ah…credevo che lei fosse… E non dice altro, lascia la frase così, che fa ancora più male, un dito immerso nel sale su una piaga apertissima. Quello allora si riprende giaccae borsa e si allontana, cambiando vagone, dove altri potrebbero ancora scambiarlo per manager di successo. Mentre scappa borbotta con sufficienza, poraccio. Si riferisce al ragazzo…
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